mercoledì 23 novembre 2016

TRUMP VS CLINTON, NOME DI UNA SVOLTA?

      Negli Stati Uniti, si sono svolte l’elezioni presidenziali.
I due contendenti della carica sono stati Daniel Trump e Hillary Clinton.
Ma chi sono?
Donald Trump è nato nel 1946, durante la sua carica ha aderito a vari partiti politici, ma attualmente aderisce al Partito Democratico.
Hillary Clinton ha ricoperto il ruolo di Segretaria di Stato degli Stati Uniti d’America durante il mandato di presidenza di Barack Obama.
Durante la loro campagna elettorale il popolo americano si è mostrato palesemente dalla parte della Clinton, ma il risultato finale ha sbalordito tutti!
O forse gli americani già sapevano chi doveva essere il loro futuro presidente, mentre i media ci hanno fatto notare solo ciò che desideravano?
Di ciò non possiamo avere una certezza, possiamo però dare uno sguardo alla loro campagna elettorale.
I loro programmi elettorali sono stati noti ad agosto a Detroit ed entrambi hanno espresso un forte desiderio di rilanciare l’economia e l’occupazione attraverso investimenti, ciò nonostante i due programmi sono molto diversi tra loro.
Donald Trump ha messo su carta delle precise intenzioni da portare a termine durante i suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca, come suo primo proposito c’è l’intenzione di costruire il Muro ai confini con il Messico perché lui afferma “una Nazione senza confini non è una Nazione”, con la costruzione di questo muro vuole sigillare i confini contro la crescente immigrazione clandestina da lui definita “piaga della società americana” ; sul piano degli immigrati invece ha promesso di deportarne due milioni di coloro che sono illegali.
Inoltre afferma di voler “punire” con 5 anni di reclusione chi entra in modo illegale negli Stati Uniti, in più ha espresso l’intenzione di dichiarare guerra commerciale alla Cina e di abolire Obamacare nonché la riforma sanitaria istituita da Obama e intende dare un taglio del 35% alle tasse della classe media.
A differenza di Trump, Clinton si era posto come obiettivo il raggiungimento dell’uguaglianza sociale, affermando parità dei diritti delle donne. Inoltre desiderava incrementare la ricerca scientifica, mentre sul piano degli investimenti intendeva agevolare la burocrazia per stimolare i piccoli imprenditori ad investire all’interno degli Stati Uniti eliminando così lo spostamento radicale di un’industria all’estero.
Il contrasto tra Clinton e Trump si è evidenziato di più sulle unioni gay provocando nel popolo americano diverse reazioni, parte degli americani si è mostrata senza ombra di dubbio a favore delle unioni civili in quanto vedono nelle unioni civili parità di diritti raggiungendo anche un parità a livello sociale senza più discriminazione, mentre dall’altra parte, c’erano americani che alimentavano i pregiudizi e quindi andare contro le unioni gay.
Negli Stati Uniti dal 26 giugno 2003 la relazione tra due persone dello stesso sesso non è più considerata una patologia psicologica, dal 29 dicembre 2015 è concessa tutti gli Stati la licenza e la possibilità di poter celebrare il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Con l’elezione si farà un passo indietro riguardo alle unioni civili?
Se avesse vinto Hillary Clinton avremmo potuto vivere il mandato presidenziale di una donna per la prima volta nella storia, dando così un taglio ai pregiudizi che noi donne sopportiamo quotidianamente.
Gli elettori americani hanno decretato nuovo presidente Donald Trump. Che sarà la causa del cambiamento Americano, in positivo o in negativo lo potremo dire alla fine della sua carica.


Gentile Lorena




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