mercoledì 30 novembre 2016

Ex studenti

Ex studenti

Quante volte vi siete fermati a pensare al futuro? Alle possibilità che la vostra scuola vi darà? Soprattutto, vi siete sentiti confusi all’idea di dover scegliere la facoltà della vostra vita?

Questa pagina è pensata proprio per questo, per creare un portale diretto tra liceali e matricole universitarie: chi meglio di un coetaneo, che sperimenta giornalmente l’avventura dell’università, può dare consigli e suggerimenti?
Leggendo, avrete la possibilità di conoscere esperienze diverse, di fuorisede, di percorsi universitari originali e che potrebbero soddisfare la vostra sete di curiosità. Chiunque di voi potrà commentare direttamente i post e chiedere informazioni. Cercheremo di fornirvi testimonianze riguardo i percorsi universitari possibili.
Approfittate di un’occasione che vi permetterà di chiarirvi le idee e prepararvi al mondo “dei grandi” senza ansie o timori. Buona permanenza!
Marilisa Dipierro

Roberta Bulzacchelli

DIBATTITO POLITICO

DIBATTITO POLITICO

Da dove nasce l’idea (utopica nell’ambiente scolastico) di presentare e trattare, in questo Blog, argomenti di natura politica? Semplice, dall’esasperazione; l’esasperazione di tutti coloro dotati di un minimo di sensibilità e coscienza politica, stufi di vedere il disinteresse totale dei propri concittadini e (cosa ancora più preoccupante) coetanei.
Nonostante sia sempre un passo più lungo della gamba, pieno di problematiche di regolamento scolastico e sociali, il nostro intento è quello di fornire un po’ di informazioni soprattutto agli studenti, affinché proliferi nell’immaginario comune il concetto di “idea politica” e di “sovranità”, parola ormai depauperata di qualsiasi significato.
Tutto ciò che sarà eventualmente pubblicato in questo ambito, avrà il solo ed unico scopo di smuovere le coscienze e di informare nella maniera più imparziale possibile, per rendere tutti un po’ più artefici del destino della nostra amata nazione e farla tornare ad essere grande, INSIEME.
Mario Putignano V A linguistico

mercoledì 23 novembre 2016

REGOLAMENTO

REGOLAMENTO

REGOLAMENTO BLOG


Art. 1 “Finalità

Questo blog è uno spazio di informazione, discussione e riflessione su temi riguardanti la Scuola ed i più svariati aspetti del mondo che ci circonda.
E’ possibile commentare e dibattere a riguardo delle questioni affrontate sul blog nell'apposita sezione per i commenti al di sotto degli stessi o più direttamente dopo la loro pubblicazione sulla pagina Facebook ufficiale "BenDetto"
.


Art. 2 “Modalità di partecipazione ed inserimento degli articoli

Chiunque appartenga al nostro ambiente scolastico può scrivere per il blog. Gli esterni che volessero pubblicare  dovranno contattare i redattori, i quali lo faranno presente alle docenti che verificheranno ed eventualmente procederanno all'approvazione.
Ogni articolo o materiale destinato alla pubblicazione dovrà essere precedentemente consegnato tramite pen-drive alle docenti tutor referenti Brigitte Mastronardi e Raffaella Laterza.
La redazione si riserva il diritto di deciderne la pubblicazione.



Art. 3 “Decoro e limitazioni

 Si può commentare liberamente, esprimendo apertamente il proprio parere, purché si abbia una vaga idea di quale sia la differenza fra “possibilità di esprimersi” e “necessità di sfogarsi pubblicamente” .
La redazione si impegna, attraverso le eventuali limitazione e/o eliminazione di post, commenti o qualsiasi materiale ritenuto non consono o irrispettoso, a moderare ogni pubblicazione in prevenzione di possibili atteggiamenti sbagliati o violazioni del diritto scolastico, nel rispetto della legge.

TRUMP VS CLINTON, NOME DI UNA SVOLTA?

TRUMP VS CLINTON, NOME DI UNA SVOLTA?

      Negli Stati Uniti, si sono svolte l’elezioni presidenziali.
I due contendenti della carica sono stati Daniel Trump e Hillary Clinton.
Ma chi sono?
Donald Trump è nato nel 1946, durante la sua carica ha aderito a vari partiti politici, ma attualmente aderisce al Partito Democratico.
Hillary Clinton ha ricoperto il ruolo di Segretaria di Stato degli Stati Uniti d’America durante il mandato di presidenza di Barack Obama.
Durante la loro campagna elettorale il popolo americano si è mostrato palesemente dalla parte della Clinton, ma il risultato finale ha sbalordito tutti!
O forse gli americani già sapevano chi doveva essere il loro futuro presidente, mentre i media ci hanno fatto notare solo ciò che desideravano?
Di ciò non possiamo avere una certezza, possiamo però dare uno sguardo alla loro campagna elettorale.
I loro programmi elettorali sono stati noti ad agosto a Detroit ed entrambi hanno espresso un forte desiderio di rilanciare l’economia e l’occupazione attraverso investimenti, ciò nonostante i due programmi sono molto diversi tra loro.
Donald Trump ha messo su carta delle precise intenzioni da portare a termine durante i suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca, come suo primo proposito c’è l’intenzione di costruire il Muro ai confini con il Messico perché lui afferma “una Nazione senza confini non è una Nazione”, con la costruzione di questo muro vuole sigillare i confini contro la crescente immigrazione clandestina da lui definita “piaga della società americana” ; sul piano degli immigrati invece ha promesso di deportarne due milioni di coloro che sono illegali.
Inoltre afferma di voler “punire” con 5 anni di reclusione chi entra in modo illegale negli Stati Uniti, in più ha espresso l’intenzione di dichiarare guerra commerciale alla Cina e di abolire Obamacare nonché la riforma sanitaria istituita da Obama e intende dare un taglio del 35% alle tasse della classe media.
A differenza di Trump, Clinton si era posto come obiettivo il raggiungimento dell’uguaglianza sociale, affermando parità dei diritti delle donne. Inoltre desiderava incrementare la ricerca scientifica, mentre sul piano degli investimenti intendeva agevolare la burocrazia per stimolare i piccoli imprenditori ad investire all’interno degli Stati Uniti eliminando così lo spostamento radicale di un’industria all’estero.
Il contrasto tra Clinton e Trump si è evidenziato di più sulle unioni gay provocando nel popolo americano diverse reazioni, parte degli americani si è mostrata senza ombra di dubbio a favore delle unioni civili in quanto vedono nelle unioni civili parità di diritti raggiungendo anche un parità a livello sociale senza più discriminazione, mentre dall’altra parte, c’erano americani che alimentavano i pregiudizi e quindi andare contro le unioni gay.
Negli Stati Uniti dal 26 giugno 2003 la relazione tra due persone dello stesso sesso non è più considerata una patologia psicologica, dal 29 dicembre 2015 è concessa tutti gli Stati la licenza e la possibilità di poter celebrare il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Con l’elezione si farà un passo indietro riguardo alle unioni civili?
Se avesse vinto Hillary Clinton avremmo potuto vivere il mandato presidenziale di una donna per la prima volta nella storia, dando così un taglio ai pregiudizi che noi donne sopportiamo quotidianamente.
Gli elettori americani hanno decretato nuovo presidente Donald Trump. Che sarà la causa del cambiamento Americano, in positivo o in negativo lo potremo dire alla fine della sua carica.


Gentile Lorena




Inno alla libertà:Il muro di Berlino

Inno alla libertà:Il muro di Berlino

“Con il termine guerra fredda si indica la contrapposizione politica,ideologica e militare che venne a crearsi intorno al 1947,tra le due potenze emerse vincitrici dalla seconda guerra mondiale: gli Stati Uniti d’America e l’Unione Sovietica”

13 Agosto 1961
      Il governo della Germania Est in seguito alla guerra fredda  innalza un sistema di fortificazione considerata come “barriera di protezione antifascista”.Nacque per impedire la libera circolazione tra Germania Est e Berlino Ovest. Questo prende il nome di Muro Di Berlino. Simbolo della linea di confine europea tra la zona d’influenza occidentale e quella sovietica, il muro,che circonda Berlino Ovest, divide in due la città,fortificata sia militarmente che da due muri paralleli di cemento armato separati dalla “striscia della morte”,larga alcune decine di metri;chiunque avesse cercato di oltrepassarla sarebbe morto.


“Dopo la nascita del muro i tentativi di fuga verso Ovest furono circa 5000:la prima vittima fu una donna chiamata Ida Siekmann che il 22 agosto 1961 tentò di scavalcare la fortificazione lanciandosi dal suo appartamento,l’ultima fu un uomo chiamato Winfried Freudenberg, morto l'8 marzo del 1989,aveva intrapreso una fuga spettacolare con una mongolfiera costruita da lui, caduta poi sopra il territorio di Berlino Ovest.”

9 Novembre 1989
Intorno alle 18 viene convocata una conferenza dove giunge la notizia che il Politburo della SED ha deciso che tutti i berlinesi dell'Est avrebbero potuto attraversare il confine con un permesso, ma non diedero informazioni su come trasmettere la notizia. Il provvedimento,preso poche ore prima della conferenza, sarebbe dovuto entrare in vigore nei giorni successivi, dando così il tempo di dare la notizia alle guardie di confine e regolamentare la procedura di concessione dei permessi. Alle 18.53 il corrispondente ANSA da Berlino Est, Riccardo Ehrman, chiede da quando le nuove «Reiseregelungen» ("regole di viaggio") sarebbero entrate in vigore. Schabowski cercò inutilmente una risposta nella velina del Politburo, ma, non avendo un'idea precisa, azzardò:
«Per accontentare i nostri alleati, è stata presa la decisione di aprire i posti di blocco. (...) Se sono stato informato correttamente quest'ordine diventa efficace immediatamente. »
(9 novembre1989, Günter Schabowski, Membro del Politburo del Partito Socialista Unitario della Germania e Ministro della Propaganda della DDR)
Migliaia di Berlinesi dell’est,si precipitano al confine chiedendo il permesso per entrare a Berlino Ovest,le guardie,costrette,danno libero accesso alla gente.

“La gente dell’Est fu accolta calorosamente dai fratelli dell’Ovest,i bar offrivano birra gratis per festeggiare,le vie di Berlino erano invase da automobili che si spostavano da Est ad Ovest.La Germania fu ufficialmente unificata il 3 Ottobre 1990 quando i cinque Lander già esistenti nel territorio della Repubblica democratica tedesca si ricostituirono e aderirono formalmente alla Repubblica federale tedesca”

9 Novembre 2016
Quanti altri muri verranno costruiti?




                                                                                                                           Anna Bulzacchelli          






sabato 19 novembre 2016

NOVEMBRE IN ROSSO

NOVEMBRE IN ROSSO



NOVEMBRE IN ROSSO
Dal  22 Novembre al 2 Dicembre si terrà la terza edizione del progetto ‘Novembre in rosso’, un percorso di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Gli alunni e le alunne delle classi terze, quarte e quinte del Liceo San Benedetto, avranno la possibilità di incontrare e discutere con gli operatori del centro anti violenza di Conversano,  forze dell’ordine,  avvocati, psicologi e operatori sociali.
Le varie classi del triennio si alterneranno per i differenti incontri; le attività si svolgeranno
in sede, con l’intervento dei carabinieri di Monopoli, l’associazione CAV (centro antiviolenza) Melograno, approfondendo” la violenza di genere”e “la violenza intrafamiliare”, la cooperativa sociale Venti di scambio di Conversano, ospedale Giovanni XXIII- GAIA, con argomento ‘violenza assistita’(fenomeno nel quale si è testimoni di violenza fisica, psicologica), e fuori sede, l’Università di Bari, con un dibattito sulle violenze di genere.
Ancora una volta, il ‘nostro’ Liceo ha realizzato questo progetto con l’intento di diventare un motore di cambiamento, di prevenzione e di informazione sulla tematica “
violenza sulle donne “ fenomeno questo che coinvolge gli studenti nella riflessione sulla violenza di genere e a partire dalla normale percezione del rapporto tra uomo e donna distorto e sulla visione patriarcale della libertà femminile.
Erica Quarato

venerdì 18 novembre 2016

DUE RIVOLUZIONI DA LIBRI DI STORIA

DUE RIVOLUZIONI DA LIBRI DI STORIA


11 Novembre 1939. Stamattina mi sono svegliato e ho sentito che è una giornata diversa, quasi decisiva. La nostra protesta contro i nazisti va ormai avanti da giorni. Non abbiamo paura, nonostante ci minaccino continuamente. Non abbiamo paura, perché siamo convinti in ciò per cui stiamo lottando. Non abbiamo paura, perché sappiamo che i nazisti non hanno giustificazioni. Non abbiamo paura, perché la Repubblica Ceca non si piegherà mai al governo di Hitler, ancor meno noi studenti. Mia madre pretende che io vada a trovarla ogni giorno, e teme i giorni in cui arrivo più tardi delle 8 in punto: vuole assicurarsi che stia bene. Nessuno capisce perché siamo così “rivoluzionari” ma è necessario che qualcuno di noi si ribelli a tutto ciò che sta accadendo.
Da un po’ di tempo, c’è un generale tedesco che mi fissa dritto negli occhi, e si aspetta che io distolga lo sguardo.
Anche oggi mi guarda. E io lo guardo. Parla con il suo luogotenente e mi indica.
Non ho paura, non per me almeno.
Domani un telegramma visiterà mia madre alle 8 in punto.
Tuo Jan

17  Novembre 2016. Giornata dello studente. Come ogni anno ci siamo riuniti in ricordo di Jan Opletal, ragazzo ucciso dalle guardie naziste durante una manifestazione. Come ogni anno abbiamo scioperato per rivendicare i nostri diritti da studenti: allo studio, alla libertà di pensiero, parola ed espressione a tutti i livelli, all'ascolto delle opinioni o proposte, alla partecipazione attiva alla vita della scuola, a prendere delle decisioni responsabili, nel rispetto della libertà di tutti. E così nell’arco della mattinata ci siamo “fatti una passeggiata” per Bari, accompagnati da discorsi, musica e cori tipici dei nostri cortei. Erano presenti quasi tutti i licei dei paesi limitrofi, e tutte le associazioni universitarie di Bari stessa, uniti dallo stesso pensiero e dalla stessa voglia di farci valere, anche divertendoci. Tutto si è svolto in maniera organizzata e rispettosa dell’ambiente e soprattutto delle persone che ci circondavano, ed è stato veramente soddisfacente rendersi conto che, a distanza di così tanti anni dal triste evento del ’39, l’idea di manifestazione violenta sia stata finalmente superata. Ovviamente è ancora presto per cantar vittoria, perché una sola manifestazione non basta per raggiungere gli obbiettivi. Ma ovviamente non ci fermiamo qui. Noi tutti continueremo a crederci senza perdere mai lo spirito rivoluzionario che da decenni ci accompagna. Lo stesso spirito che Jan Opletal ci ha trasmesso con la sua storia.







Marilisa Dipierro & Arianna Pignataro

Bob Dylan: Premio Nobel per la letteratura 2016

Bob Dylan: Premio Nobel per la letteratura 2016




BOB DYLAN: PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA -2016

Bob Dylan si è imposto come una delle più importanti figure in ambito musicale,letterario e in quello della cultura di massa.
Come ben sappiamo i temi affrontati nelle sue composizioni musicali sono politici, sociali e filosofici E hanno fatto di lui un artista diverso da tutti gli altri.
Tra i molti riconoscimenti conferiti quello più criticato  è stato sicuramente il più recente,riguardante il  premio Nobel per la letteratura.
Il 13 Ottobre il Comitato dell’Accademia per il Nobel gli ha conferito il suo massimo riconoscimento letterario per aver creato nuove espressioni poetiche all'interno della grande tradizione della canzone americana ,ma lascia di stucco tutto il mondo:accetta il premio dopo 15 giorni dal suo annuncio e dichiara che non ritirerà il premio durante la cerimonia di premiazione che si terrà il 10 Dicembre 2016 a Stoccolma.
Bob Dylan si giustifica dicendo che è davvero onorato e vorrebbe essere lì quel giorno, ma altri impegni gli rendono impossibile ritirarlo personalmente.
Sicuramente Bob non sarà l’unico nella storia dell’umanità a non ritirare il premio direttamente, altri come Doris Lessing, Harold Pinter e Elfriede Jelinek hanno accettato il premio ,ma non ritirato.
Le conseguenze del suo comportamento sono state oggetto di dibattito globale, molti hanno giudicato il suo comportamento negativamente attribuendogli appellativi come maleducato e arrogante.
Dal nostro punto di vista, di giovani studenti dai 17-20 anni circa, comprendiamo la motivazione data, ma non la giustifichiamo visto che tale premio ha un’importanza molto elevata e Bob Dylan stesso dovrebbe ESSERE un modello da imitare e non un cattivo esempio.

                                                                                                               
                
                                                                                                                                                                                                                                                                Peppe Teofilo


Assemblea d’istituto 18-11-2016: un’ottima occasione!

Assemblea d’istituto 18-11-2016: un’ottima occasione!


Oggi, 18 novembre 2016, in occasione dell’assemblea d’istituto, i ragazzi della nostra scuola frequentanti il quarto e quinto anno, si sono recati in palestra per partecipare all'incontro riguardante il referendum costituzionale del quattro dicembre.                                                         
L’argomento è stato introdotto dai rappresentanti d’istituto e dal prof. Cesare Preti che ha svolto il ruolo di moderatore ed ha presentato agli alunni gli esponenti dei due comitati che hanno portato le proprie argomentazioni a favore del “sì” e del “no”, rispettivamente l’avvocato Mario Loiacono e il dottor Alfredo Violante.                                                             Dopo aver dato una iniziale definizione di “carta costituzionale” per inquadrare meglio il tema, sono stati discussi gli aspetti più significativi e ambigui della riforma, dando la possibilità ai due esperti di esprimere le proprie opinioni in maniera alternata, riguardo: la questione del superamento del bicameralismo paritario e del rapporto del “nuovo senato” con gli organi territoriali e con il governo, il contenimento dei costi delle istituzioni , la soppressione del CNEL (comitato nazionale dell’economia e del lavoro) e la revisione del titolo V che è riferito alle regioni, province comuni.
Questo incontro ha avuto un duplice scopo: quello di portare qualche informazione imparziale agli alunni in modo da produrre prima di tutto informazione e sensibilizzazione per coloro i quali non hanno ancora una coscienza politica o un’idea chiara a proposito della scelta da prendere e successivamente quello di evitare l’astensionismo e il disinteresse verso le problematiche del paese.                                                                                                                    
La discussione è stata gradita dalla maggioranza dei partecipanti, anche grazie alla quantità e alla puntualità delle argomentazioni messe in campo dagli esperti, che si sono confrontati in maniera molto professionale e democratica, senza sbavature e con momenti di ilarità, rendendo l’incontro non solo molto utile, ma anche divertente.                                                                    Detto questo, l’augurio più grande che ci si possa fare è che tutti vadano ad esprimere la propria volontà alle urne e, soprattutto, che quello di oggi non sia l’ultimo incontro di carattere politico organizzato dalla scuola, in quanto fondamentale per la crescita personale della componente studentesca, sempre più disinteressata delle questioni politiche e condannata, altrimenti, ad un immobilismo che potrebbe rivelarsi fatale per le sorti della nostra nazione.

Mario Putignano V A L


mercoledì 16 novembre 2016

La Cultura nella Vita: Cui prodest?

La Cultura nella Vita: Cui prodest?



La Cultura nella Vita:
Cui prodest?




Come nasce la categoria”Ambito Culturale”? Di cosa si dovrebbe parlare? Come? A che fine?
Insomma, cui prodest?
Cos’è per voi la cultura? Cos’è per noi la cultura?
Cos’è per uno studente la cultura? Cos’è per un adolescente la cultura?
Cos’è per gli uomini la cultura?

Se pensi che l’istruzione sia costosa, prova con l’ignoranza” (Derek Bok)
Partendo da questa frase, cerchiamo di capire perché, nella vita, l’uomo tenti, o dovrebbe tentare costantemente di “coltivare” appunto la sua persona, e quale sia il motore all’origine di questa attitudine, preoccupandoci anche, come molti di noi si chiedono, di capire a che pro.
Perché in questa nostra generazione, quella della sovrainformazione e dell'eccessivo cerebralismo involontario ed esasperato, è questo ciò che interessa fondamentalmente, non il motore delle nostre preoccupazioni, ma le conseguenze pratiche che da esse derivano.
Secondo molti, il prezzo della “cultura” sembra essere insostenibile, ovvero implica un impiego di forza ed impegno mentale apparentemente inarrivabile per tanta gente e, sempre più spesso, per i giovani.
Ma concretamente, cos’è la cultura? Come la si può tastare? E’ una qualità umana? C’è un modo per quantificarla? Ha conseguenze pratiche?
Queste, che possono sembrare semplici domande, divengono ingannevolmente scuse nella testa di chi si pone il problema, attenuanti che non risolvono il quesito ma, apparentemente, ne rendono esenti.
Ecco il dilemma fondamentale: “apparentemente”.
Come avrebbe potuto gestirsi l’uomo nel corso del tempo senza filtrare ogni singolo fenomeno che lo circonda attraverso la ragione? Come avrebbe potuto nel tempo evolversi, se non coltivando appunto quel terreno fertile e versatile che è l’intelletto umano?
E come potremmo noi, figli dei frutti della conoscenza di milioni di uomini prima di noi, anche solo pretendere di poter vivere una vita, lasciando che la nostra mente giaccia inutilmente e goffamente sugli allori? E come si potrebbe ritenere degnamente vissuta una vita che non si è affacciata nemmeno su quella finestra aperta rivolta verso l’universo che è la mente umana?
Appare, quindi, costosa la cultura, una volta che il prezzo dell’ignoranza diviene minimizzare la propria esistenza?
Certo, è relativo il bisogno che ogni uomo può avere di questo filtro con cui godere del proprio vissuto,  meno lo è la necessità che ognuno di noi ne ha, tanto per migliorare le capacità che si hanno nel gestire le proprie problematiche, quanto per potersi sempre adattare ai vari tipi di ambienti e relazioni sociali.
Di ciò ne da un esempio il Manzoni nel romanzo “I Promessi Sposi”, più precisamente nel III capitolo, in cui Agnese (madre di Lucia) consiglia a Renzo di farsi aiutare dall’avvocato Azzecca-Garbugli, poiché più istruito, il che avrebbe potuto consentire una risoluzione più facile e più sicura della questione con Don Rodrigo.
A noi poverelli le matasse paion più imbrogliate, perché non sappiam trovarne il bandolo; ma alle volte un parere, una parolina d’un uomo che abbia studiato…so ben io quel che voglio dire”.
Qui il Manzoni, per mezzo di Agnese, allude a come un uomo senza istruzione non possa che rimanere impotente, talvolta irritato, davanti a determinate situazioni a cui la vita lo sottopone e che ben più facilmente potrebbe affrontare, se solo fosse dotato di quello “studio” a cui ella fa riferimento, evitandogli il dover ricorrere a quella “parolina d’uomo che abbia studiato”.
“Parolina d’uomo che abbia studiato”: soffermandoci per un momento su questa frase, si può notare un certo senso di inadeguatezza nelle parole della popolana  Agnese, quel sentimento di amara consapevolezza che accompagna chi nella vita non cerca, o non ha mai cercato, né istruzione né cultura.
Perché amara consapevolezza?
Come definireste voi, quella consapevolezza che consiste in una passiva rassegnazione alla propria ignoranza? Aggiungetevi il senso di rassegnazione all’eventualità che a molti possa bastare poco per servirsi dell’ignoranza altrui…
Come la definireste, voi?

Pensiamo poi a quanti, nel mondo, a differenza nostra, non dispongono della possibilità di formarsi liberamente o, a chi, ancor peggio, si trova a nascere già privato del fondamentale diritto all'istruzione: a seguire riportiamo alcune frasi tratte da un articolo pubblicato sul sito di Zanantsika, un' associazione Onlus, nata ufficialmente in Madagascar nel 2005, con alla base un vero e proprio progetto di sostegno scolastico e culturale in aiuto di tutti quei bambini privati del fondamentale diritto all'istruzione.

" -
Sono oltre 120 milioni i bambini nel mondo ai quali è negato il diritto fondamentale all’istruzione;
-
Nei paesi a basso reddito le nuove generazioni sono la ricchezza più importante e la migliore speranza di spezzare la catena che collega ignoranza, povertà sfruttamento e sottosviluppo;

- In una scuola a misura di bambino i più giovani apprendono oltre alle nozioni basilari che li salvano dall’analfabetismo competenze e comportamenti che serviranno loro nel corso della loro esistenza;
-
Nessuna società è mai uscita dal sottosviluppo senza un cospicuo investimento nel proprio capitale umano."

Cosa si può denotare e, in particolare, cosa risalta da queste parole?
Cercando di non divagare, è evidente come istruzione e cultura siano ritenute perno fondamentale per la costruzione tanto dei singolo individui, quanto dell’intero sistema in cui essi si gestiranno.
Una riflessione più profonda può, magari, suscitare in noi dalla consapevolezza di quale fortuita circostanza sia quella in cui noi ci troviamo e, allo stesso tempo, rivelarci quanto poco venga apprezzata: vi è al mondo chi, avendo poco o nulla, vede nella cultura l’unica “ricchezza concreta” alla quale potersi appoggiare e chi, possedendo molto o troppo, magari confuso dalle troppe possibilità, si aggrappa invece a più vane ed astratteillusioni materiali”.

Sentimentalismi a parte, a chi cerca di capire quale utilità possa avere la cultura, non resta che una sicurezza: essa aiuta a tradurre ed interpretare ogni singola cosa accada intorno a noi e qualunque cosa su cui il nostro cervello si soffermi, aiutando lo sviluppo di un migliore e più obiettivo senso critico e consentendo tutto questo senza dover dipendere né doversi affidare ad alcuno.
Un consiglio?
Quello della cultura è un sentiero lungo il quale le bellezze si scorgono man mano che vi ci si addentra, uno dei pochi, se non l’unico nella vita che, una volta intrapreso, può privare di qualunque certezza meno che di quella fondamentale: non vi è in serbo alcun finale triste, né sorprendente o felice; il bello è tutto lungo la strada.
Sapere Aude! Abbi il coraggio di servirti della tua intelligenza.

Marco Verdesca