mercoledì 14 dicembre 2016

ATTIVITA' NOVEMBRE IN ROSSO

ATTIVITA' NOVEMBRE IN ROSSO


Per la terza edizione del progetto "Novembre in rosso", il Liceo San Benedetto ha attuato una serie di incontri rivolti al triennio, con la finalità di lanciare qualche spunto di riflessione sulla tematica violenza sulle donne. Questo progetto ha portato noi giovani ad avere una maggiore consapevolezza delle problematiche legate alla violenza di genere.
L'età media delle donne soggette a violenza di genere si sta riducendo e coinvolge anche i minorenni, come ad esempio nel caso della violenza assistita, ovvero quella situazione in cui un minore si ritrova ad essere testimone oculare di un atto di violenza. L'incontro si è aperto con la domanda "da dove nasce la violenza?" e le risposte sono state varie: dall'ignoranza, dalla gelosia, dalla cattiva gestione delle emozioni, dalle violenze subite e dal disagio in generale.
Quindi qual è la vera definizione di violenza? E' un atto fisico e psichico che attraverso l'abuso di  potere di una persona su un'altra, la induce a compiere o subire azioni involontariamente.
Le forme di violenza sono:
-violenza fisica, cioè aggressioni dirette (ustioni, calci, pugni);
-violenza psicologica, ossia insulti, minacce, sottovalutazione della donna;
-violenza sessuale, ovvero atto sessuale, attivo o passivo, imposto alla donna contro la sua volontà, attraverso le minacce e la forza;
-violenza economica, vale a dire sottrarre lo stipendio, impedire qualsiasi volontà di gestire l'economia familiare, obbligare ad abbandonare il lavoro.
Abbiamo affrontato anche i concetti di stereotipo e pregiudizio, molto spesso alla base della violenza di genere. Con il termine genere intendiamo il femminile e il maschile, che si differenzia dal sesso, ovvero femmina e maschio, formato dagli aspetti che distinguono biologicamente un maschio da una femmina (cromosomi differenti, organi ecc.). 
Siamo un Paese paritario sulla carta, ma in realtà piuttosto indietro, tanto da proporre una legge sulle quote rosa, che ha sancito la partecipazione di un numero ben preciso di donne alla vita politica. Se pensiamo all'antichità, gli uomini avevano un ruolo di potere, di forza: erano i capifamiglia, partecipavano alle guerre. Il ruolo delle donne era differente, si occupavano della cura dei propri figli e delle faccende domestiche. Oggi la donna può avere un ruolo diverso nella vita sociale e politica.





In conclusione cito una frase tratta dal libro L'AMORE CRIMINALE di Matilde D'Errico:

"Ma la violenza sulle donne, purtroppo, è trasversale. Poco importano il contesto sociale e la cultura. Poco importano la giovane età e il benessere economico. La violenza sulle donne può avvenire sempre e comunque. Sempre e ovunque. Per il semplice fatto di essere donne."

Erica Quarato

sabato 10 dicembre 2016

GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI

GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI


Oggi, 10 dicembre 2016, celebriamo  un importante traguardo verso la creazione di un mondo più libero ed equo. In questa giornata, nel 1948, le Nazioni Unite hanno adottato un insieme universale di diritti umani validi per tutti noi, dando voce al diritto, alla libertà di opinione e di informazione per abbattere le barriere, preservando l’ascolto e il pensiero.


La libertà non consiste nel fare ciò che ci piace, ma nell'avere il diritto di fare ciò che dobbiamo.” 

venerdì 9 dicembre 2016

LEGGIAMO!

LEGGIAMO!




LEGGIAMO!




Quante volte abbiamo sentito dire o abbiamo detto:«Io non leggo, odio leggere, non riesco a leggere, non capisco perchè dovrei farlo, non mi interessa» ecc ecc?
Quante volte abbiamo visto delle persone guardare libri con aria di malessere, di preoccupazione, come fossero portatori di una qualche epidemia non ancora esplosa?
Quante volte abbiamo visto delle persone che ci sono sembrate quasi in visita ad un museo, quando le abbiamo notate spaventate in giro per una libreria o una biblioteca camminare con paura, mentre condividevano sui social l'ennesimo pensiero sulla propria noia in quel preciso momento, dal loro smartphone di ultima  generazione?
Ai più sembrerà un'assurda contraddizione, quella che vede uomini e donne immersi in un mondo ormai saturo di informazioni, fruibili in ogni dove che non vogliono, non possono o addirittura non riescono a tuffarsi nella lettura di alcune pagine di un libro o di un giornale, cercando le giustificazioni più originali e intellettualmente oneste (per loro) e restano con le stesse in quel Limbo triste e mai cangiante che è l'ignoranza (se così possiamo\vogliamo chiamarla).
Iniziare a leggere non è poi così difficile, anche se per qualcuno richiederebbe uno sforzo immane.
Tutta la difficoltà, per quanto riguarda questo tipo di attività, risiede nella cosiddetta "iniziazione" che può produrre risultati praticamente antitetici a seconda del tipo di personalità dell'aspirante lettore e a seconda della qualità dell'iniziazione che resta comunque il passo
fondamentale sul quale costruire una buona e sana corrispondenza con i libri stampati.
Secondo un punto di vista meramente personale, per iniziare ad amare davvero la lettura, per poter cominciare ad ammirarla e cercarla come rimedio all'orrenda e monotona realtà di tutti i giorni, ci si deve solo e soltanto chiedere una cosa: cosa mi piacerebbe leggere? Quale tema potrebbe rendermi davvero desideroso di trovare informazioni utili?  SEMPLICEMENTE QUESTO!
Pensateci: una persona che trova avvincente a mala pena la lettura di un giornale sportivo e non possiede strumenti o sensibilità in misura necessaria, difficilmente sentirà la necessità di avvicinarsi alla lettura de 'Il fu Mattia Pascal', ad esempio , e ancora più difficilmente nel suo cervello nascerà anche l'idea stessa di fare un passo verso la lettura e la conoscenza; al contrario, una persona che possiede un minimo di desiderio di sapere e che non vive solo di calcio (magari), se si
dovesse trovare davanti un libro riguardante un tema a lui caro, molto più probabilmente sarebbe portato per lo meno a sfogliarlo, a toccarlo (cosa che sarebbe paragonabile a toccare materiale nucleare per qualcuno) e probabilmente potrebbe anche leggerlo tutto, magari di getto,magari in un giorno e magari potrebbe essere anche la prima lettura della sua vita.
Di conseguenza ritengo che sia questa la spiegazione più esatta del termine “iniziazione alla lettura”: Quell'avvicinarsi alla carta stampata progressivo e calcolato, i cui momenti fondamentali sono l'individuazione di un tema che dia appetito alla mente e, di conseguenza, la ricerca di un libro che sia alla  portata dell'aspirante lettore, in termini di difficoltà di linguaggio e di narrazione (altrimenti si rischierebbe di fare una scelta azzardata che comprometterebbe la lettura stessa, rendendo vano lo sforzo).
Bisogna però essere attenti se si vuole fare questo tentativo, perchè potrebbe snervare e produrre l'effetto più indesiderato, ovvero potrebbe praticamente convincere di non essere all'altezza della lettura, di non essere portati per questo, cosa che non è vera almeno nel 90% dei casi, perchè siamo tutti in grado di informarci e di godere di questa bellissima attività, se lo vogliamo davvero! Per questo, il consiglio migliore credo sia quello di scegliere con cura e di avvicinarsi alla lettura con testi semplici, magari di stampo giornalistico, per poi passare a letture più intricate o ad autori con pensieri più articolati; in questo modo è difficile restare delusi dal testo o dalle proprie capacità e si può intraprendere un percorso graduale e bellissimo che porterà, prima o poi, ad essere totalmente consapevoli dei propri gusti e totalmente capaci di fruire di un testo senza sentire capogiri o raptus "libricidi" che non portano ad altro se non alla proliferazione del non sapere e del non voler sapere, con tutte le brutte conseguenze che ne derivano.
Ci vuole davvero poco per cominciare a sentire quel fervore che solo la lettura può provocare, quella catarsi che si raggiunge solo nei versi.

Provateci!
MARIO PUTIGNANO

mercoledì 7 dicembre 2016

La rivoluzione femminile

La rivoluzione femminile

In questo Novembre 2016 così movimentato e chiacchierato su tutti i social, per via dei tanti eventi: le elezioni americane, la morte di Fidel castro ecc, c’è stato anche un avvenimento non meno importante che pochi conoscono. Che pochi vogliono conoscere. Per fortuna, in questo Novembre 2016,  c’è chi ha ancora un po’ di sensibilità e ha deciso di parlarne, di scendere in piazza a manifestare contro la VIOLENZA DI GENERE. Questa manifestazione si è tenuta, a Roma il giorno 26, ed ha coinvolto uomini e donne i quali si sono uniti in un'unica voce, in un unico grido di speranza di porre fine alla violenza.
Ma a cosa ci si riferisce quando si parla di violenza?
Il termine violenza può comprendere due sfere: quella psicologica e quella fisica. Tuttavia, molto spesso si sente parlare di violenza legata al femminicidio, che noi oggi preferiamo definire omicidio aggravato.
“Aggravato da futili motivi come l’omicidio di una donna in quanto donna!”
 La manifestazione di Roma è stata fatta per chiedere l’ergastolo per coloro che  commettono questo gesto.
L’unico giornale che ha dato la giusta rilevanza al tema, sebbene non totalmente in prima pagina, è stato “Il Manifesto”, quotidiano che ha meritato la nostra totale stima, in quanto ha descritto a pieno il corteo in tutte le sue sfumature. Già partendo dal titolo  “NON UNA DI MENO”, si percepisce come la rabbia e la disperazione ha rappresentato questa giornata. Ma dietro a questo titolo c’è una grande storia… la storia della poetessa messicana Susana Chàvez che ha dedicato tutta la sua vita alla lotta contro la violenza di genere, che per questa stessa lotta è morta! Deceduta nello stesso paese per il quale ha lottato, Ciudad Juàrez, allora noto per il maggior numero di femminicidi al mondo, oggi grazie a lei, noto invece per lo slogan «Ni una mujer menos, ni una muerta más» !
Nonostante la violenza non si può ritenere totalmente sconfitta, ci ha colpito notare come sempre più UOMINI partecipano attivamente a questa lotta in difesa delle donne, comportandosi appunto da “uomini”. Perché un uomo, in  quanto tale sa distinguere l’amore dalla violenza!
Lorena Gentile

Arianna Pignataro

LA MORTE DI FIDEL CASTRO

LA MORTE DI FIDEL CASTRO


Approfittiamo dell’improvvisa morte di Fidel Castro(1926-2016) per trattare la sua figura di uomo politico e di “lìder maximo”, come viene soprannominato dai cubani.    
Fidel Alejandro Castro Ruz è stato L’UOMO politico per eccellenza nella realtà cubana per tutto il suo periodo di attività, dalla guerra civile intrapresa contro il regime di Batista allo scontro contro gli USA e la sua personalità e il suo operato sono stati al centro del dibattito politico internazionale per anni, lasciando nell'immaginario comune l’idea di acerrimo nemico dei diritti civili o di patriota romantico e rivoluzionario sfegatato, a seconda delle varie interpretazioni e degli orientamenti politici. Lo scorso venerdì 25 novembre, tutto il mondo ha appreso la notizia della sua morte, alla veneranda età di 90 anni, attraverso il comunicato di suo fratello nonché successore alla presidenza del consiglio dei ministri, Raúl Castro.

“Con profondo dolore compaio per informare il nostro paese, i nostri amici d’America e del mondo che oggi, 25 novembre 2016, alle 10.29 della notte è morto il comandante in capo della rivoluzione cubana, Fidel Castro Ruz.
In compimento della volontà del compagno Fidel, i suoi resti saranno cremati alle prime ore di domani, sabato 26. La commissione organizzatrice dei funerali ha disposto nove giorni di lutto nazionale, fino alle ore 12.00 del 4 dicembre, nei quali cesseranno attività e spettacoli pubblici e si celebrerà un ’atto di massa’ in Piazza della Rivoluzione della capitale. ¡HASTA LA VICTORIA, SIEMPRE!”

Aldilà delle ideologie politiche o della simpatia che si possa provare, è intellettualmente onesto riconoscere a quest’uomo di aver dedicato la propria vita al cambiamento del proprio paese, senza avere timore di incorrere nel conflitto e senza abbassare mai la testa, anche di fronte ad una superpotenza mondiale come gli USA, che hanno tentato, a più riprese, di piegare la apparentemente fragile isola di Cuba, dall'Embargo, imposto nel 1960, (ancora oggi valido)  ai tentativi di esclusione e sabotaggio o addirittura di invasione, come nel caso del fallito sbarco alla Baia dei porci, dalla quale gli USA, insieme ad alcuni esuli cubani, volevano acquisire il controllo del territorio; chiaro è che dietro queste azioni del governo statunitense  c’era la volontà di assoggettare economicamente e politicamente l’isola e di evitare, dato il clima di guerra fredda, che quest’ultima continuasse ad intrattenere rapporti commerciali con la Russia, nemica storica degli americani.
Altri aspetti assolutamente condivisibili dell’operato di Castro, sono quelli relativi alla politica interna e all'ammodernamento del paese come ad esempio la Nazionalizzazione delle industrie e delle campagne (una delle ragione per le quali, ovviamente, si inimicò gli USA, che controllavano la quasi totalità dell’economia e dei latifondi del paese ), il progetto di alfabetizzazione, che fece abbassare drasticamente il tasso di analfabetismo dal 20% al 3.9% e la riforma sanitaria a favore di tutti i cittadini, o ancora i progetti di investimento come quello sulle biotecnologie. Nonostante questo, in molti hanno dipinto il governo castrista come xenofobo, nemico della libertà d’espressione, nemico dei diritti civili e come un governo che non ha ammesso opposizioni di alcun tipo. Secondo le parole di Fidel, pronunciate in occasione del suo arresto nel 1953, sarebbe stata la Storia ad assolverlo da tutte le accuse che sono state e saranno rivolte contro la sua persona.


Roberta Bulzacchelli
Mario Putignano


mercoledì 30 novembre 2016

Ex studenti

Ex studenti

Quante volte vi siete fermati a pensare al futuro? Alle possibilità che la vostra scuola vi darà? Soprattutto, vi siete sentiti confusi all’idea di dover scegliere la facoltà della vostra vita?

Questa pagina è pensata proprio per questo, per creare un portale diretto tra liceali e matricole universitarie: chi meglio di un coetaneo, che sperimenta giornalmente l’avventura dell’università, può dare consigli e suggerimenti?
Leggendo, avrete la possibilità di conoscere esperienze diverse, di fuorisede, di percorsi universitari originali e che potrebbero soddisfare la vostra sete di curiosità. Chiunque di voi potrà commentare direttamente i post e chiedere informazioni. Cercheremo di fornirvi testimonianze riguardo i percorsi universitari possibili.
Approfittate di un’occasione che vi permetterà di chiarirvi le idee e prepararvi al mondo “dei grandi” senza ansie o timori. Buona permanenza!
Marilisa Dipierro

Roberta Bulzacchelli

DIBATTITO POLITICO

DIBATTITO POLITICO

Da dove nasce l’idea (utopica nell’ambiente scolastico) di presentare e trattare, in questo Blog, argomenti di natura politica? Semplice, dall’esasperazione; l’esasperazione di tutti coloro dotati di un minimo di sensibilità e coscienza politica, stufi di vedere il disinteresse totale dei propri concittadini e (cosa ancora più preoccupante) coetanei.
Nonostante sia sempre un passo più lungo della gamba, pieno di problematiche di regolamento scolastico e sociali, il nostro intento è quello di fornire un po’ di informazioni soprattutto agli studenti, affinché proliferi nell’immaginario comune il concetto di “idea politica” e di “sovranità”, parola ormai depauperata di qualsiasi significato.
Tutto ciò che sarà eventualmente pubblicato in questo ambito, avrà il solo ed unico scopo di smuovere le coscienze e di informare nella maniera più imparziale possibile, per rendere tutti un po’ più artefici del destino della nostra amata nazione e farla tornare ad essere grande, INSIEME.
Mario Putignano V A linguistico

mercoledì 23 novembre 2016

REGOLAMENTO

REGOLAMENTO

REGOLAMENTO BLOG


Art. 1 “Finalità

Questo blog è uno spazio di informazione, discussione e riflessione su temi riguardanti la Scuola ed i più svariati aspetti del mondo che ci circonda.
E’ possibile commentare e dibattere a riguardo delle questioni affrontate sul blog nell'apposita sezione per i commenti al di sotto degli stessi o più direttamente dopo la loro pubblicazione sulla pagina Facebook ufficiale "BenDetto"
.


Art. 2 “Modalità di partecipazione ed inserimento degli articoli

Chiunque appartenga al nostro ambiente scolastico può scrivere per il blog. Gli esterni che volessero pubblicare  dovranno contattare i redattori, i quali lo faranno presente alle docenti che verificheranno ed eventualmente procederanno all'approvazione.
Ogni articolo o materiale destinato alla pubblicazione dovrà essere precedentemente consegnato tramite pen-drive alle docenti tutor referenti Brigitte Mastronardi e Raffaella Laterza.
La redazione si riserva il diritto di deciderne la pubblicazione.



Art. 3 “Decoro e limitazioni

 Si può commentare liberamente, esprimendo apertamente il proprio parere, purché si abbia una vaga idea di quale sia la differenza fra “possibilità di esprimersi” e “necessità di sfogarsi pubblicamente” .
La redazione si impegna, attraverso le eventuali limitazione e/o eliminazione di post, commenti o qualsiasi materiale ritenuto non consono o irrispettoso, a moderare ogni pubblicazione in prevenzione di possibili atteggiamenti sbagliati o violazioni del diritto scolastico, nel rispetto della legge.

TRUMP VS CLINTON, NOME DI UNA SVOLTA?

TRUMP VS CLINTON, NOME DI UNA SVOLTA?

      Negli Stati Uniti, si sono svolte l’elezioni presidenziali.
I due contendenti della carica sono stati Daniel Trump e Hillary Clinton.
Ma chi sono?
Donald Trump è nato nel 1946, durante la sua carica ha aderito a vari partiti politici, ma attualmente aderisce al Partito Democratico.
Hillary Clinton ha ricoperto il ruolo di Segretaria di Stato degli Stati Uniti d’America durante il mandato di presidenza di Barack Obama.
Durante la loro campagna elettorale il popolo americano si è mostrato palesemente dalla parte della Clinton, ma il risultato finale ha sbalordito tutti!
O forse gli americani già sapevano chi doveva essere il loro futuro presidente, mentre i media ci hanno fatto notare solo ciò che desideravano?
Di ciò non possiamo avere una certezza, possiamo però dare uno sguardo alla loro campagna elettorale.
I loro programmi elettorali sono stati noti ad agosto a Detroit ed entrambi hanno espresso un forte desiderio di rilanciare l’economia e l’occupazione attraverso investimenti, ciò nonostante i due programmi sono molto diversi tra loro.
Donald Trump ha messo su carta delle precise intenzioni da portare a termine durante i suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca, come suo primo proposito c’è l’intenzione di costruire il Muro ai confini con il Messico perché lui afferma “una Nazione senza confini non è una Nazione”, con la costruzione di questo muro vuole sigillare i confini contro la crescente immigrazione clandestina da lui definita “piaga della società americana” ; sul piano degli immigrati invece ha promesso di deportarne due milioni di coloro che sono illegali.
Inoltre afferma di voler “punire” con 5 anni di reclusione chi entra in modo illegale negli Stati Uniti, in più ha espresso l’intenzione di dichiarare guerra commerciale alla Cina e di abolire Obamacare nonché la riforma sanitaria istituita da Obama e intende dare un taglio del 35% alle tasse della classe media.
A differenza di Trump, Clinton si era posto come obiettivo il raggiungimento dell’uguaglianza sociale, affermando parità dei diritti delle donne. Inoltre desiderava incrementare la ricerca scientifica, mentre sul piano degli investimenti intendeva agevolare la burocrazia per stimolare i piccoli imprenditori ad investire all’interno degli Stati Uniti eliminando così lo spostamento radicale di un’industria all’estero.
Il contrasto tra Clinton e Trump si è evidenziato di più sulle unioni gay provocando nel popolo americano diverse reazioni, parte degli americani si è mostrata senza ombra di dubbio a favore delle unioni civili in quanto vedono nelle unioni civili parità di diritti raggiungendo anche un parità a livello sociale senza più discriminazione, mentre dall’altra parte, c’erano americani che alimentavano i pregiudizi e quindi andare contro le unioni gay.
Negli Stati Uniti dal 26 giugno 2003 la relazione tra due persone dello stesso sesso non è più considerata una patologia psicologica, dal 29 dicembre 2015 è concessa tutti gli Stati la licenza e la possibilità di poter celebrare il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Con l’elezione si farà un passo indietro riguardo alle unioni civili?
Se avesse vinto Hillary Clinton avremmo potuto vivere il mandato presidenziale di una donna per la prima volta nella storia, dando così un taglio ai pregiudizi che noi donne sopportiamo quotidianamente.
Gli elettori americani hanno decretato nuovo presidente Donald Trump. Che sarà la causa del cambiamento Americano, in positivo o in negativo lo potremo dire alla fine della sua carica.


Gentile Lorena




Inno alla libertà:Il muro di Berlino

Inno alla libertà:Il muro di Berlino

“Con il termine guerra fredda si indica la contrapposizione politica,ideologica e militare che venne a crearsi intorno al 1947,tra le due potenze emerse vincitrici dalla seconda guerra mondiale: gli Stati Uniti d’America e l’Unione Sovietica”

13 Agosto 1961
      Il governo della Germania Est in seguito alla guerra fredda  innalza un sistema di fortificazione considerata come “barriera di protezione antifascista”.Nacque per impedire la libera circolazione tra Germania Est e Berlino Ovest. Questo prende il nome di Muro Di Berlino. Simbolo della linea di confine europea tra la zona d’influenza occidentale e quella sovietica, il muro,che circonda Berlino Ovest, divide in due la città,fortificata sia militarmente che da due muri paralleli di cemento armato separati dalla “striscia della morte”,larga alcune decine di metri;chiunque avesse cercato di oltrepassarla sarebbe morto.


“Dopo la nascita del muro i tentativi di fuga verso Ovest furono circa 5000:la prima vittima fu una donna chiamata Ida Siekmann che il 22 agosto 1961 tentò di scavalcare la fortificazione lanciandosi dal suo appartamento,l’ultima fu un uomo chiamato Winfried Freudenberg, morto l'8 marzo del 1989,aveva intrapreso una fuga spettacolare con una mongolfiera costruita da lui, caduta poi sopra il territorio di Berlino Ovest.”

9 Novembre 1989
Intorno alle 18 viene convocata una conferenza dove giunge la notizia che il Politburo della SED ha deciso che tutti i berlinesi dell'Est avrebbero potuto attraversare il confine con un permesso, ma non diedero informazioni su come trasmettere la notizia. Il provvedimento,preso poche ore prima della conferenza, sarebbe dovuto entrare in vigore nei giorni successivi, dando così il tempo di dare la notizia alle guardie di confine e regolamentare la procedura di concessione dei permessi. Alle 18.53 il corrispondente ANSA da Berlino Est, Riccardo Ehrman, chiede da quando le nuove «Reiseregelungen» ("regole di viaggio") sarebbero entrate in vigore. Schabowski cercò inutilmente una risposta nella velina del Politburo, ma, non avendo un'idea precisa, azzardò:
«Per accontentare i nostri alleati, è stata presa la decisione di aprire i posti di blocco. (...) Se sono stato informato correttamente quest'ordine diventa efficace immediatamente. »
(9 novembre1989, Günter Schabowski, Membro del Politburo del Partito Socialista Unitario della Germania e Ministro della Propaganda della DDR)
Migliaia di Berlinesi dell’est,si precipitano al confine chiedendo il permesso per entrare a Berlino Ovest,le guardie,costrette,danno libero accesso alla gente.

“La gente dell’Est fu accolta calorosamente dai fratelli dell’Ovest,i bar offrivano birra gratis per festeggiare,le vie di Berlino erano invase da automobili che si spostavano da Est ad Ovest.La Germania fu ufficialmente unificata il 3 Ottobre 1990 quando i cinque Lander già esistenti nel territorio della Repubblica democratica tedesca si ricostituirono e aderirono formalmente alla Repubblica federale tedesca”

9 Novembre 2016
Quanti altri muri verranno costruiti?




                                                                                                                           Anna Bulzacchelli          






sabato 19 novembre 2016

NOVEMBRE IN ROSSO

NOVEMBRE IN ROSSO



NOVEMBRE IN ROSSO
Dal  22 Novembre al 2 Dicembre si terrà la terza edizione del progetto ‘Novembre in rosso’, un percorso di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne. Gli alunni e le alunne delle classi terze, quarte e quinte del Liceo San Benedetto, avranno la possibilità di incontrare e discutere con gli operatori del centro anti violenza di Conversano,  forze dell’ordine,  avvocati, psicologi e operatori sociali.
Le varie classi del triennio si alterneranno per i differenti incontri; le attività si svolgeranno
in sede, con l’intervento dei carabinieri di Monopoli, l’associazione CAV (centro antiviolenza) Melograno, approfondendo” la violenza di genere”e “la violenza intrafamiliare”, la cooperativa sociale Venti di scambio di Conversano, ospedale Giovanni XXIII- GAIA, con argomento ‘violenza assistita’(fenomeno nel quale si è testimoni di violenza fisica, psicologica), e fuori sede, l’Università di Bari, con un dibattito sulle violenze di genere.
Ancora una volta, il ‘nostro’ Liceo ha realizzato questo progetto con l’intento di diventare un motore di cambiamento, di prevenzione e di informazione sulla tematica “
violenza sulle donne “ fenomeno questo che coinvolge gli studenti nella riflessione sulla violenza di genere e a partire dalla normale percezione del rapporto tra uomo e donna distorto e sulla visione patriarcale della libertà femminile.
Erica Quarato

venerdì 18 novembre 2016

DUE RIVOLUZIONI DA LIBRI DI STORIA

DUE RIVOLUZIONI DA LIBRI DI STORIA


11 Novembre 1939. Stamattina mi sono svegliato e ho sentito che è una giornata diversa, quasi decisiva. La nostra protesta contro i nazisti va ormai avanti da giorni. Non abbiamo paura, nonostante ci minaccino continuamente. Non abbiamo paura, perché siamo convinti in ciò per cui stiamo lottando. Non abbiamo paura, perché sappiamo che i nazisti non hanno giustificazioni. Non abbiamo paura, perché la Repubblica Ceca non si piegherà mai al governo di Hitler, ancor meno noi studenti. Mia madre pretende che io vada a trovarla ogni giorno, e teme i giorni in cui arrivo più tardi delle 8 in punto: vuole assicurarsi che stia bene. Nessuno capisce perché siamo così “rivoluzionari” ma è necessario che qualcuno di noi si ribelli a tutto ciò che sta accadendo.
Da un po’ di tempo, c’è un generale tedesco che mi fissa dritto negli occhi, e si aspetta che io distolga lo sguardo.
Anche oggi mi guarda. E io lo guardo. Parla con il suo luogotenente e mi indica.
Non ho paura, non per me almeno.
Domani un telegramma visiterà mia madre alle 8 in punto.
Tuo Jan

17  Novembre 2016. Giornata dello studente. Come ogni anno ci siamo riuniti in ricordo di Jan Opletal, ragazzo ucciso dalle guardie naziste durante una manifestazione. Come ogni anno abbiamo scioperato per rivendicare i nostri diritti da studenti: allo studio, alla libertà di pensiero, parola ed espressione a tutti i livelli, all'ascolto delle opinioni o proposte, alla partecipazione attiva alla vita della scuola, a prendere delle decisioni responsabili, nel rispetto della libertà di tutti. E così nell’arco della mattinata ci siamo “fatti una passeggiata” per Bari, accompagnati da discorsi, musica e cori tipici dei nostri cortei. Erano presenti quasi tutti i licei dei paesi limitrofi, e tutte le associazioni universitarie di Bari stessa, uniti dallo stesso pensiero e dalla stessa voglia di farci valere, anche divertendoci. Tutto si è svolto in maniera organizzata e rispettosa dell’ambiente e soprattutto delle persone che ci circondavano, ed è stato veramente soddisfacente rendersi conto che, a distanza di così tanti anni dal triste evento del ’39, l’idea di manifestazione violenta sia stata finalmente superata. Ovviamente è ancora presto per cantar vittoria, perché una sola manifestazione non basta per raggiungere gli obbiettivi. Ma ovviamente non ci fermiamo qui. Noi tutti continueremo a crederci senza perdere mai lo spirito rivoluzionario che da decenni ci accompagna. Lo stesso spirito che Jan Opletal ci ha trasmesso con la sua storia.







Marilisa Dipierro & Arianna Pignataro

Bob Dylan: Premio Nobel per la letteratura 2016

Bob Dylan: Premio Nobel per la letteratura 2016




BOB DYLAN: PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA -2016

Bob Dylan si è imposto come una delle più importanti figure in ambito musicale,letterario e in quello della cultura di massa.
Come ben sappiamo i temi affrontati nelle sue composizioni musicali sono politici, sociali e filosofici E hanno fatto di lui un artista diverso da tutti gli altri.
Tra i molti riconoscimenti conferiti quello più criticato  è stato sicuramente il più recente,riguardante il  premio Nobel per la letteratura.
Il 13 Ottobre il Comitato dell’Accademia per il Nobel gli ha conferito il suo massimo riconoscimento letterario per aver creato nuove espressioni poetiche all'interno della grande tradizione della canzone americana ,ma lascia di stucco tutto il mondo:accetta il premio dopo 15 giorni dal suo annuncio e dichiara che non ritirerà il premio durante la cerimonia di premiazione che si terrà il 10 Dicembre 2016 a Stoccolma.
Bob Dylan si giustifica dicendo che è davvero onorato e vorrebbe essere lì quel giorno, ma altri impegni gli rendono impossibile ritirarlo personalmente.
Sicuramente Bob non sarà l’unico nella storia dell’umanità a non ritirare il premio direttamente, altri come Doris Lessing, Harold Pinter e Elfriede Jelinek hanno accettato il premio ,ma non ritirato.
Le conseguenze del suo comportamento sono state oggetto di dibattito globale, molti hanno giudicato il suo comportamento negativamente attribuendogli appellativi come maleducato e arrogante.
Dal nostro punto di vista, di giovani studenti dai 17-20 anni circa, comprendiamo la motivazione data, ma non la giustifichiamo visto che tale premio ha un’importanza molto elevata e Bob Dylan stesso dovrebbe ESSERE un modello da imitare e non un cattivo esempio.

                                                                                                               
                
                                                                                                                                                                                                                                                                Peppe Teofilo